Il Percorso - Postazione 19 20

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Postazione 19

Postazione 19Quanto viene proposto nella postazione in parola vuole rammentare un momento saliente della storia nazionale: il Risorgimento. Momento storico dalle molteplici sfaccettature noi abbiamo preferito ricordarlo in maniera semplice, richiamando alla mente i personaggi che ebbero filo diretto con la storia della nostra comunità: i Magaldi, i D'Errico e Nicola Sole .
Ci piace rammentare, in particolare, attraverso due quadri distinti, la presenza dei nuclei della “Giovane Italia” e del “Circolo Costituzionale Lucano” (di cui erano segretari Paolo Magaldi e Nicola Sole), che tenevano incontri presso la casa Magaldi posta nell'attuale vico Cavour, e l'eroica scelta patriottica legata alla figura del dodicenne Vito Maria Magaldi che nel 1860 raggiunse le truppe di Garibaldi, dopo aver percorso a piedi circa sessanta miglia.
L'amicizia di Nicola Sole con i Magaldi iniziò probabilmente nel 1835, allorquando il poeta consumò una lunga permanenza a San Chirico, presso lo studio del dottor Tortorelli, “a far pratica di salassi e ventose”. Quivi conobbe, innamorandosene, Carmela Barletta , il primo dei suoi tanti amori.
Rammentiamo anche la figura di Nicola Maria Magaldi , avvocato, segretario del Governo Prodittatoriale Lucano. Fece parte della delegazione lucana ricevuta a Napoli da Vittorio Emanuele II nel novembre 1860.
E' d'obbligo rammentare ancora la riunione in casa Magaldi la sera del 1° gennaio 1849, allorquando Nicola Sole improvvisò il canto patriottico “Sia la morte, sia la vita, purchè avrem la libertà” .
Dopo quella notte molti degli aderenti al Circolo Costituzionale Lucano presero la via della latitanza!
Postazione 20

Postazione 20Antonio Maria De Sarlo nacque a San Chirico Raparo da Luigi e Stella Durante. Ordinato sacerdote nel 1900, esercitò la sua azione pastorale nel paese di nascita, dapprima come Coadiutore del parroco D. Luigi Barletta e, successivamente, divenendone successore nel 1902, mirando sempre a svolgere un'intensa “opera di evangelizzazione in ogni campo: nelle associazioni cattoliche, nella scuola, nelle cooperative per lavoratori, nelle famiglie…nella pastorale quotidiana.Nel 1902 fonda il Circolo Cattolico “FEDE E FORTEZZA” . Non si tratta di una associazione indirizzata al semplice divertimento, bensì di un “luogo di incontro per dialogare, dibattere problemi sia religiosi che sociali, per avviare i giovani a una sana convivenza democratica all'insegna dei grandi principi cristiani”. Al Circolo collaborarono anche “illustri professionisti del posto, quali l'avv. Vittorino d'Alessandro, il Comm. Barletta, l'avv. Michele Magaldi, il dott. Giovanni Mobilio, D. Francesco Lauria e tanti altri”.Fu così che, dalla sua azione e al suo interno, sorsero la “Filodrammatica” , il “Concerto musicale” e una cooperativa di consumi per lavoratori meno abbienti “Viribus Unitis” .La scuola serale per adulti era costituita principalmente da “braccianti, agricoltori e artigiani impossibilitati a frequentare, per ragioni di lavoro, le scuole diurne”.“L'incontro col De Sarlo andava al di là d'una arida alfabetizzazione consistente nel saper far di conto, leggere o scrivere…In quella scuola maturava gradualmente la coscienza civile, la consapevolezza del valore della persona, del rispetto reciproco…Frequentavano la scuola serale anche adulti sposati con prole…Specie nelle sere invernali la scuola era molto frequentata: l'aula messa a disposizione non era troppo grande, alle volte si sentivano odorini poco piacevoli..”In ordine tematico, in prossimità del De Sarlo, abbiamo posizionato anche l'immagine del questuante frà Lazzaro, figura delle più umili e caritatevole dello scenario socio-religioso del Novecento sanchirichese.Della sua scarna biografia si conoscono pochi fatti tramandati dalla sola tradizione orale: la sua modesta estrazione contadina; la conversione in età giovanile; la Maddalena che gli appare in sogno e l'edificazione della omonima Cappella in un'area impervia della contrada Garambe, posta su di un costone roccioso ai piedi estremi di un canale sottostante la zona Ricella. Provvide personalmente al reperimento dei fondi occorrenti, sottoponendosi egli stesso al trasporto quotidiano di enormi massi a spalla o con l'asino.Ancora oggi, sono in molti a ricordarlo anche come Giovanni “Filalana” (il suo nome di nascita era Giovanni Danza).

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